Collezione: Monica Sarandrea

Forme naturali e misteriose. La connessione e lo scambio tra mondo terrestre e dimensione spirituale. L’ignoto che affonda le sue radici nell’inconscio, ma che si vuole rendere visibile e manifesto agli occhi di chi guarda.

La materia che rievoca la dimensione atemporale dell’arte antica, di una classicità ideale che fa parte del nostro bagaglio estetico ed emotivo e, allo stesso tempo, l’astrazione, libera da contenuti determinati che trova nel movimento delle linee la variabilità sensibile del mondo contemporaneo.

 E’attraverso questi elementi che Monica Sarandrea esprime la sua ricerca artistica e ne rende espressione nelle sculture in gesso e stoffa e quelle in marmo. Nel primo caso, attraverso l’utilizzo delle stoffe imbevute, dà vita a ritmi che oscillano tra la sacralità ancestrale e una dimensione senza spazio-tempo, in un continuum tra noto e ignoto, corpo e mente, passato e presente, microcosmo e macrocosmo. E poi, il marmo, nella sua solidità, nelle sue forme minimali ma in continua metamorfosi introspettiva tra l’essenza terrestre e celeste della nostra origine primordiale.

Le sculture stabiliscono un dialogo tra osservatore e l’ambiente circostante che occupano, la plasticità della materia supera il contingente per cogliere un rapporto più intimo con il mondo di ognuno di noi, con la terra e il cosmo.